I miracoli
La devozione alla Madonna di Caprano è legata al verificarsi di alcuni fatti miracolosi. Un tale, pieno di rabbia per aver perduto al gioco, prese un sasso ed entrato in chiesa lo tirò in volto alla statua della Vergine, rimanendo cieco all′istante. Fuggì via gridando e la gente accorse numerosa. Chiesto perdono alla Madonna, riacquistò subito la vista.
Pur essendo il vocabolo Belvedere attestato dal 1278, alcuni attribuiscono a questo episodio il nome di Vergine di Belvedere assegnato alla sacra immagine. La guarigione di un bambino allupato, ossia affetto da una rara voracità che lo induceva a mangiare carne cruda, catturando polli e animali che riusciva a catturare, fu il secondo fatto prodigioso.
Nella notte dell′Ascensione del 1668 alcuni videro dei lumi in aria attorno alla chiesa, ed una torcia appesa al trave rimase in piedi da sola, fino alla sua completa consumazione e questo attirò l′attenzione del vescovo Francesco Boccapaduli, che chiese al parroco di San Vincenzo, a quel tempo rettore di Caprano, di sorvegliare. I fatti prodigiosi e le guarigioni da allora si fecero sempre più numerosi, con grande flusso di pellegrini e offerte, anche grazie al completamento della strada verso le Marche, terminata nel 1665.
Altri invece ipotizzarono più tardi ...
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